L’effetto alone, dall’inglese Halo Effect, è un bias cognitivo di cui si parla poco ma che influisce attivamente ogni giorno in praticamente tutti gli aspetti delle nostre vite e di cui molte persone sono inconsciamente consapevoli anche se non sanno tecnicamente di cosa si tratti.
Avete mai notato come in generale nelle rappresentazioni artistiche di ogni tipo e di ogni epoca, gli eroi che incarnano qualità positive (altruisti, con alti valori morali, coraggiosi, intelligenti, affidabili etc) sono quasi sempre rappresentati come di bella presenza (simmetrici, con determinate linee e proporzioni, con un bel fisico quasi masi grassi etc), e nel caso di film e cartoni animati spesso anche un tono di voce più basso e piacevole ?
Allo stesso tempo i villain (i cattivi) che incarnano qualità negative (malvagi, egoisti, pigri, inaffidabili, stupidi etc) sono rappresentati come esteticamente brutti (molti asimmetrici, con proporzioni strane, grassi con proporzioni poco gradevoli etc)
Ciò vale sia per i personaggi maschili che femminili, perchè tutto ciò ?
L’effetto alone – definizione
L’effetto Alone è quel fenomeno per il quale una o alcune caratteristiche di una persona (ad esempio l’aspetto fisico e l’attrattività fisica) influenzano il giudizio su altre caratteristiche non correlate di quella stessa persona, portando a giudizi falsati.
Ad esempio una persona di bell’aspetto viene molto più frequentemente vista anche come una persona più affidabile, con valori morali più alti, più volenterosa, autorevole, simpatica etc.
L’aspetto fisico non correla con il carattere, l’intelligenza, l’affidabilità, la morale, di una persona, ma per l’effetto Alone si tende a miscelare il giudizio su questi aspetti tra di loro slegati facendosi influenzare da quelle caratteristiche che ci colpiscono di più.
Solitamente quando ci si riferisce all’effetto Alone lo si fa a riguardo dell’influenza positiva di alcune caratteristiche su di altre, mentre quando si intende l’influenza negativa (ad esempio una persona esteticamente brutta può dare l’impressione di essere cattiva, una persona più grassa l’impressione di essere pigra etc) si usano termini come : Effetto Corno (Horn Effect dall’inglese) o effetto Alone inverso (Reverse Halo Effect).
L’effetto alone e gli studi
Fino a qui qualcuno potrebbe pensare che la presenza di questo effetto alone sia ben riconosciuta e che non sia altro che un modo di chiamare i pregiudizi estetici che sappiamo bene esistere.
Un Bias Cognitivo è per definizione inconscio ed installato nella nostra natura biologica dall’evoluzione e come tale solo in parte più essere mitigato tramite autoconsapevolezza e costante applicazione di pensiero critico e scetticismo, con relativo continuo sforzo cognitivo.
Sono stati fatti negli anni numerosi studi per valutare questo fenomeno, mostrando come questo Bias cognitivo influenzi continuamente la nostra società e le nostre vite.
Probabilmente la caratteristica più centrale e che più influenza il resto è l’attrattività fisica di una persona (nel quale spettro rientrano oltre l’estetica del corpo e del volto anche cose come il tono della voce, la gestualità, mimica facciale, cura della persona, carisma etc).
Si è notato come le persone con maggiore attrattività fisica tendano a essere percepite in generale più positivamente in tutti i campi, ottenendo un diretto vantaggio da ciò.
Le persone percepite come maggiormente attrattive fisicamente, hanno più successo lavorativo, economico, sociale, politico, ed in generale tendono ad essere giudicate con più benevolenza a parità di lavoro e capacità rispetto alle persone meno attrattive.
Le persone più attrattive vengono assunte molto più facilmente, vengono licenziate più raramente, tendono a guadagnare di più e fare carriera più rapidamente, a parità di qualità del lavoro e capacità i loro errori vengono giudicati meno duramente ed i loro meriti esaltati maggiormente rispetto a persone meno attrattive, e tutto ciò vale per entrambi i sessi.
Nella politica, politici con una maggiore attrattività (per i quali il tono della voce risulta una caratteristica fondamentale) tendono ad avere più successo di quelli meno attrattivi.
In sede legale, criminali di maggiore attrattività tendono a ricevere giudizi e pene meno severe di quelli meno attrattivi.
Effetto Alone e Marketing
Il Marketing come sempre, è estremamente interessato ai Bias Cognitivi in modo da poterli sfruttare al meglio per influenzare inconsciamente il consumatore all’acquisto dei prodotti.
Non è un caso che a seconda del prodotto che si deve pubblicizzare, si scelgano attori con determinate caratteristiche.
Quando si tratta di prodotti inerenti ad esempio la pulizia o purezza si tendono ad usare attori molto belli esteticamente, giovani, e spesso donne.
Quando si tratta di prodotti inerenti la sfera della sicurezza (economica, sociale) spesso si usano attori uomini di mezza età, bella presenza, voce profonda.
Quando si tratta di prodotti inerenti la salute e l’alimentazione si usano attori con determinate caratteristiche fisiche, solitamente non semplicemente magari ma con specifiche caratteristiche inerenti la qualità della pelle e le proporzioni corporee.
Sono esempi banali ma se ci riflettete noterete che potete trovare delle simili dinamiche a seconda del tipo di prodotto praticamente sempre nelle pubblicità, il concetto è chiaro : far intendere che alcune caratteristiche siano legate da un nesso di causalità con altre (ad esempio un certo tipo di fisco equivale e maggior purezza, un certo tono di voce ed aspetto ad maggior capacità di proteggere ed essere affidabili etc).
Ovviamente questo legame causale tra le caratteristiche non esiste.
Essere ad esempio una persona di bella presenza ed una persona onesta sono due qualità slegate, ci sono persone di bella presenza oneste, e persone di bella presenza disoneste.
L’effetto Alone e la nostra quotidianità
Pensate magari nel vostro piccolo alle vostre interazioni quotidiane, alle persone che seguite sui social, musicisti, content creator…
Siete più propensi magari a guardare video didattici o artistici (esibizioni musicali, tutorial, insegnamenti di lingua, di musica, recensioni etc) se tenuti da una persona molto attrattiva rispetto ad una poco attrattiva ?
Siete portati a valutare più positivamente i contenuti audio-visivi (o le interazioni di persona come uno show) creati da una persona più attrattiva, inconsciamente credendo che sia anche più competente ?
Sareste più propensi a seguire una lezione di pari qualità e livello, tenuta da una persona di bella presenza o da una persona “brutta” ?
E preferireste seguire una lezione leggermente inferiore qualitativamente ma tenuta da una persona molto attrattiva rispetto ad una lezione qualitativamente superiore tenuta da una persona poco attrattiva ?
In generale quando magari immaginate una persona della quale avete seguito i contenuti ma di cui non conoscete l’aspetto (avete seguito i contenuti scritti o audio ad esempio) tendete ad immaginarla esteticamente con certi canoni, in generale attraente specialmente se ne avete un’idea di alto valore (artistico\tecnico\morale) ?
Istintivamente è quasi sempre così, probabilmente perchè attribuiamo una certa immagine estetica agli archetipi che abbiamo in mente, associando ad esempio competenza, affidabilità e bellezza.
In secondo momento con un’analisi critica logica e razionale si può andare oltre l’istinto e avere valutazioni più oggettive.
Essere continuamente autocoscienti disattivando il pilota automatico costa molta energia e produce molto stress.
Evolutivamente i Bias Cognitivi ed in generale le Euristiche si sono evoluti proprio per facilitare la nostra vita di tutti i giorni, automatizzando o semplificando molti giudizi.
Ai tempi dei nostri antenati in riferimento al loro habitat evidentemente questi Bias cognitivi ed euristiche erano vantaggiosi e portavano a giudizi in generale favorevoli la sopravvivenza e riproduzione delle specie, erano insomma adatti all’ambiente e vita dell’epoca e chi non li possedeva faceva più fatica a sopravvivere e tramandare il proprio corredo genetico.
Nel nostro mondo moderno, con una struttura socio-economica totalmente diversa dai nostri antenati, gli stessi Bias Cognitivi risultano spesso problematici portando ad errori di valutazione e discriminazioni che possono impattare la qualità della vita, e minare il nostro moderno concetto di “meritocrazia”.
A livello sistemico sociale l’utilizzo di IA (intelligenza artificiale) che valutano asetticamente i dati può portare un contributo importante nel combattere i bias rispetto a lasciare la valutazione ad una persona che in quanto tale per quanto si sforzi resta sempre affetta dai naturali bias cognitivi.
Purtroppo a livello individuale al momento l’unica soluzione per mitigare l’influenza dei Bias Cognitivi è l’applicazione del ragionamento critico, l’autoconoscenza e consapevolezza,
Come tutte le cose efficaci nella nostra vita costano fatica ma nella maggioranza dei casi, ne vale la pena.
Approfondimenti
https://hbr.org/2019/10/attractive-people-get-unfair-advantages-at-work-ai-can-help
https://web.colby.edu/cogblog/2017/04/12/why-do-we-trust-prince-hans-the-halo-effect/