Felicità e crescita economica : un riflessione

Felicità - crescita economica - Hedonic Treadmill e Rat Race

La nostra società, quella occidentale quantomeno ma un pò tutto il mondo ormai, si fonda sulla crescita economica.

La crescita economica è quella che viene ricercata, l'indicatore principe su cui si fanno valutazioni, previsioni e decisioni.

La crescita economica che ci ha portato come essere umani da condizioni di vita in larga parte miserabili fino a un centinaio di anni fa - dove la stragrande maggioranza della popolazione mondiale era analfabeta, si moriva con un'infezione banale, quasi la metà dei figli morivano prima di diventare adulti, la vita media era 50 anni o meno, e si lottava ogni giorno solo per sopravvivere nel senso letterale del termine - alle condizioni di vita tutto sommato agiate per il 99% del mondo "sviluppato" dove la vita media è oltre i 70anni, cibo e casa sono rarissimamente un problema, si hanno tanti comfort e si fanno infinite esperienze con infinite possibilità in più.

Viene da pensare come tutto ciò si correli con la felicità.

E' probabile che tutto ciò alla fine sulla felicità media dell'essere umano non abbia inciso più di tanto, e che l'uomo delle caverne nel suo contesto tutto sommato avesse una felicità media simile alla nostra.

Adattamento

L'essere umano si adatta, la capacità di adattamento è una delle sue maggiori forze biologiche, e lo fa anche la sua felicità.
Riesce a trovare felicità in condizioni miserabili, e a perderla in condizioni favorevoli.

Sembra ci sia anche un "Set Point" della felicità e che sia largamente determinato geneticamente, un valore di felicità media soggettivo per ogni persona attorno alla quale orbita e ritorna sempre a prescindere dagli eventi della vita sia in positivo che in negativo : dopo un evento catastrofico ovviamente c'è un crollo a picco della felicità che però nel lungo tempo risale verso il valore standard, così come dopo un evento favorevole c'è un incremento che però poi scema.

Hedonic Treadmill

E' un termine che significa letteralmente tapis roulant della felicità e sta ad indicare il correre inseguendo la felicità restando sempre nello stesso posto come appunto si fa sui tappeti in palestra.

Rat Race

Letteralmente la corsa dei ratti, è un termine che si usa per indicare quella dinamica di alienazione votata al "lavora, guadagna, paga le tasse, si un bravo cittadino, consuma, lavora e guadagna di più per consumare di più", in loop infinito.

La nostra attuale società è fondata sulla crescita economica, e questo ci porta innovazione e progresso in ogni campo, ed è un bene per l'umanità tutta intesa come specie quantomeno per chi ambisce ad una sua "evoluzione" continua tramite conoscenze, trascendenza, magari conquista dello spazio, della biologia, della vita, e via così.

E' anche vero però che la costante ricerca della crescita, nel piccolo, a livello dei singoli, finisce spesso per essere nemica dell felicità e alleata dell'alienazione.

Siamo animali gerarchici, non stiamo bene se gli tutti intorno a noi stanno meglio di noi, quantomeno inconsciamente.

E' uno dei motivi per cui innumerevoli studi mostrano come le persone preferiscano e stiano meglio ad avere 5 quando tutti hanno 4, che non avere 9 quando tutti hanno 10.

Quindi una volta posti in un sistema votato alla crescita come obiettivo finale, anche chi per sua naturale tendenza non sarebbe votato ad essa, ma magari ad accontentarsi ed ad essere di suo felice... tende ad essere invischiato nella Rat Race almeno instintivamente e sfuggirne richiede una vita di autoconoscenza e riflessione.

Quante persone avendo una rendita che gli permette di stare bene rivoluzionerebbero totalmente la loro vita, abbandonando o ridimensionando lavori ed attività tramite le quali guadagnano che magari gli piacciono anche ma che quando poi sono state svilite o coercite dalla necessità e ricerca solo del guadagno in se hanno perso la passione di base?

Quante si dedicherebbero a passioni, coltivando talenti, che hanno sempre trascurato per mancanza di tempo non essendo remunerative, e magari privando l'umanità del loro possibile contributo artistico, scientifico, sportivo ?

Quante persone non avendo questa rendita, fanno scelte nella loro vita votate solamente a carriera e crescita economica anche ben oltre "il necessario" per una vita tranquilla avvelenate dal concetto di vivere nel futuro che sarà meglio del presente, quando il realtà il presente è l'unica cosa che esiste?

Ed è spesso inevitabile, perchè questa ricerca è insista nella biologia umana ed enfatizzata dalla società che abbiamo costruito.

Questa è una riflessione a voce alta, non è una tirata contro il capitalismo, la crescita o altro.

Non credo che nulla che abbia a che fare con socialismi, comunismi e derivati possa essere un'alternativa, storicamente sono cose che hanno solo portato miseria per come applicate.

Ma probabilmente prima o poi dovremo come specie trovare un nuovo equilibro e sistema che ci permetta di progredire come umanità senza renderci miserabili come singoli.

Chissà se ci riusciremo.

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