Massima condizione fisica estetica VS massima condizione sostenibile : riflessioni

Una riflessione su questo argomento, banale, semplice, ma che psicologicamente è assolutamente al centro del mondo del Fitness, o meglio dovrebbe esserlo : la migliore condizione fisica possibile per un soggetto, e la miglior condizione fisica sostenibile e mantenibile dallo stesso soggetto tutto l'anno nel rispetto dalla sua vita quotidiana, salute e socialità.

Condizione di Picco e Sostenibilità

 
Tutti sappiamo (o dovremmo sapere) che la genetica conta tantissimo, che ognuno ha il proprio potenziale, che il punto zero di qualcuno può essere il punto d'arrivo di qualcun altro etc.
 
Spesso però nella missione personale per ricercare il proprio massimo potenziale, ci si dimentica che la miglior condizione di picco quasi mai può essere sostenibile o meglio esserle sostenibile integrando tutto in una normale vita quotidiana nel rispetto della salute.

Off Season ?

Fanno sempre scalpore le foto di attori\modelli\culturisti etc "off season" cioè quando non hanno la necessità per lavoro o competizione di essere al top, e mostrano un fisico molto peggiore rispetto a come siamo abituati a vederli.
 
Ma tutto ciò è normale.
 
La miglior condizione fisica possibile dal punto di vista estetico, richiede una bassissima percentuale di grasso, muscoli pieni, idratati e carichi di glicogeno, un'ideale distribuzione dei liquidi corporei.
 
Anche chi è geneticamente dotato, per raggiungere il suo top deve dedicargli praticamente tutto, diete, allenamento, recupero, sonno, tutto programmato al meglio, il che monopolizza le energie non solo fisiche, ma anche mentali e spesso emotive.
 
E' una situazione che difficilmente si può protrarre per tanto tempo, per motivi sia psicologici che fisiologici, che di vita sociale e obiettivi personali diversi da quelli legati al fisico.

Un esempio

Detto ciò, passiamo a ragionare non sul potenziale soggettivo ma su un fisico X di un certo tipo.
 
Diamo dei numeri a caso : uomo al HP (es 180cm x 80kg) al 10% di grasso con addominali a vista.
 
Un fisico che al di fuori del bodybuilding agonistico è obiettivo di tantissimi, vuol dire buoni muscoli e definizione.
 
Ipotizziamo che due amici, realmente natural, Tizio e Caio, arrivano entrambi a questo obiettivo.
 
Tizio ci arriva in maniera più tranquilla, mangiando bene ma senza fare restrizioni caloriche estreme per mesi e mesi e allenandosi bene 3-4 volte a settimana senza cardio.
 
Caio ci arriva con enormi sforzi, pesando al grammo tutto, facendo un percorso di tanti mesi alternando restrizioni, mantenimento e ricariche, facendo cardio o imponendosi un determinato numero di passi al giorno da fare, allenandosi sei volte a settimana con i pesi programmando tutto benissimo.
 
E non perchè sia scemo, ma facendo quello fa quello che fa Tizio non ci arriva neanche lontanamente all'obiettivo, per genetica, per passato metabolico o altro.
 
Hanno la stessa condizione dall'esterno, ma lo stress a cui hanno sottoposto il fisico, il tempo e l'attenzione dedicataci e quindi la sostenibilità di quella condizione è molto diversa.
 
Tizio virtualmente può mantenere quella condizione a vita, gli viene naturale finchè mangia bene controllando la dieta e continua ad allenarsi 3-4 volte a settimana.
 
Caio inizia a regredire appena molla un pò il cardio\passi, diminuisce gli allenamenti in palestra, o diventa un pò meno ortoressico sulla dieta... insomma tende verso quello che fa Tizio.
 
Verosimilmente Caio non riesce a mantenere questo livello di dedizione tutto l'anno, ancor prima di motivi fisiologici come il richiamo del set point, della fame, della libido etc etc, per le altre cose che vuole fare in vita, se l'allenamento e la dieta gli monopolizzano così tanto le giornate gli viene difficile studiare, lavorare produttivamente, godersi la socialità.
 
Magari per qualche anno lo fa pure, magari da più giovane, ma poi quando cresce e le priorità della vita cambiano tra lavoro, famiglia etc deve necessariamente mollare la presa per redistribuire le sue energie fisiche e mentali nonchè il suo TEMPO anche su altre attività.

La sostenibilità è un concetto relativo

Da questa storiella deduciamo come il concetto di sostenibilità sia relativo.
 
Cosa hai fatto per ottenere determinati risultati?
Sei in grado di continuare a farlo per sempre per mantenerli?
 
Un pò come le ragazze che vogliono fare il fisico come quello della modella di turno, non sapendo che la suddetta ha praticamente quel fisico dal primo giorno che è entrata in palestra o quasi, partendo però da un situazione estremamente diversa.
 
Magari ci arrivano anche, dedicando per mesi il 100% delle loro energie e tempo a tutto ciò che ruota intorno l'allenamento e la dieta, mentre la modella con tre allenamenti molto discutibili per non dire ridicoli a settimana e mangiando appena dignitosamente si tiene il suo bel fisico.
 
La sostenibilità nei due casi è totalmente diversa.
Si può applicare lo stesso discorso anche in ambito doping (se Tizio arriva un certo risultato a 1gr/week e Caio per arrivare ad un risultato simile deve stare a 5gr/week non è la stessa cosa) o in ambito forza (se Tizio per fare 100kg di panca deve allenarla un paio di volte a settimana con schemi semplici e Caio deve seguire i programmi della Nasa con mille sedute tra tecniche e non, non è la stessa cosa.)
 
La morale alla fine è la solita : guardare sempre a se stessi, il PROPRIO punto di partenza, di arrivo e il proprio percorso per arrivarci, ricordando che quando vediamo delle belle foto di gran corpi, non sappiamo che percorso c'è dietro, da cosa sono partiti e come ci sono arrivati.

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