Dolore all’inguine – Tendine – Muscoli Adduttori – Guida

In questo articolo parlerò del dolore all'inguine e all'interno coscia che può avere cause sia muscolari che tendinee e solitamente è dovuto agli adduttori, i muscoli o il tendine.

Il dolore all'inguine potrebbe essere dovuto anche a problematiche relative ai flessori dell'anca, o ad impingment acetabolofemorale (FAI), che però non saranno il tema di questo articolo.

Come sempre in questo genere di articoli sottolineo che non sono un medico nè un fisioterapista ma un personal trainer e parlo per esperienza personale e per studio personale, con l'intenzione di dare qualche consiglio utile a chi deve affrontare questo infortunio e magari parlarne con il proprio medico o fisioterapista.

Dolore all'inguine : muscoli o tendine ?

I problemi di origine muscolare, solitamente lesioni muscolari (di grado 1-2-3) di norma avvengono a seguito di un aumento traumatico con una fitta dolorosa a cui segue il dolore e la lesione alle fibre muscolare e spesso è accompagnato da ematoma e versamento di sangue visibile intorno il muscolo interessato.

Solitamente le lesioni muscolari vengono trattate con riposo iniziale evitando i movimenti dolorosi, ed un graduale ritorno all'attività ed a seconda del grado della lesione potrebbe essere necessaria fisioterapia e\o chirurgia.

Solitamente le lesioni di grado 1 guariscono in 2-3 settimane, quelli di grado 2 in 2-3 mesi, quelle di grado 3 in 4+ mesi e potrebbero necessitare chirurgia.

I problemi di origine tendinea invece solitamente sono problemi di overuse ovvero insulto eccessivo al tendine con carichi di lavoro troppo frequenti e\o troppo intensi e\o troppo voluminosi che vanno oltre le capacità di recupero del tendine e insorgono lentamente con piccoli fastidi e dolorini giorno dopo giorno che se ignorati possono peggiore e sfociare in infiammazione acuta (tendinite) e poi in degenerazione  del tessuto e dolore cronico (tendinosi).

Inoltre i problemi tendinei hanno un fattori di rischio genetico, ovvero alcune persone sono predisposte ad averne frequentemente anche se cercano di stare attente e programmare al meglio l'allenamento.

Nei problemi tendinei acuti, spesso è presente una componente infiammatoria, il riposo funzionale (evitare attività che provocano dolore) e l'eventuale uso di anti infiammatori (FANS) solitamente portano al recupero, se invece ignorati pechè magari il dolore è poco possono portare a tendinosi.

Come spesso accade, i problemi cronici di origine tendinea (tendinosi) non presentano infiammazione ma un mix di possibili lesioni ai tessuti (da appurare con eventuali ecografie e risonanze) ed un'alterata percezione del dolore dovuto al dolore cronico sempre presente che porta ipersensibilizzazione.

In questi casi il riposo ad oltranza raramente è una soluzione, il movimento, lo stimolo meccanico del tendine soprattutto in eccentrica, ma anche in isometrica e concentrica con velocità di esecuzione molto controllate, aiutano a stimolare la riparazione del tendine e riportare alla normalità la sensibilità al dolore.

Questo tipo di infortuni richiedono tempo per guarire, solitamente mesi, nei quali la situazione migliora progressivamente ma resta sempre un pò di fastidio e dolore.

Dolore inguine : in palestra e nello sport

Le lesioni muscolari sono molto comuni in sport come il calcio, rugby, hockey dove ci sono molti cambi di direzione e scatti rapidi e molto lavoro degli adduttori (gesti tecnici come passaggi e tiri).

I problemi tendinei da overuse in palestra di solito possono insorgere quando ci sono squilibri nella muscolatura delle anche (adduttori deboli o poco flessibili, oppure glutei e addominali deboli per i quali gli adduttori compensano lavorando più del dovuto) oppure quando si accumula un carico di lavoro eccessivo rispetto alle capacità del tendine (ricordo che i tendini recuperano molto più lentamente dei muscoli) ad esempio eseguendo un eccessivo volume di lavoro, oppure troppo frequentemente, esercizi come squat profondi, affondi bulgari profondi e simili senza l'adeguato recupero.

Se siamo di fronte ad un problema cronico al tendine dell'adduttore i sintomi solitamente sono :

  • Dolore nell'adduzione contro resistenza
  • Dolore nella corsa soprattutto negli scatti rapidi
  • Dolore nelle attività da una gamba come salti, cambi di direzione, movimenti sul piano frontale
  • Dolore nelle accosciate (squat) e varianti di affondi profondi che portano in grossa flessione di anca, nelle varianti di stacco da terra specialmente in stance sumo che portano gli adduttori in forte allungamento.

Un test molto rapido che si può fare è questo, adduzione a corpo libero sul pavimento :

Se suscita dolore all'inguine dove si inserisce il tendine dell'adduttore, è probabile che sia un problema di tendinite o tendinosi, nel caso il dolore fosse proprio inserzionale viene chiamato entesopatia.

Dolore interno coscia : come gestirlo in palestra

E' bene soprattutto inizialmente e se siamo in fase acuta (tendinite) evitare i movimenti che danno fastidio, in palestra comunemente sono quegli esercizi che portano in grossa flessione di anca.

Si possono utilizzare ROM parziali, come ad esempio Squat al parallelo o leggermente sopra invece che profondi, Squat Bulgari ed Affondi meno profondi, stacco dai blocchi invece che da terra, se questi non danno dolore rispetto alle versioni full rom.

Nel caso di problemi cronici, è bene iniziare un lavoro di riabilitazione con sovraccarichi del tendine, con esercizi di adduzione contro resistenza e di stretching degli adduttori.

Un esercizio molto usato come prevenzione e riabilitazione è il Copenhagen Plank :

è bene iniziare con un lavoro isometrico per poi passare ad un lavoro dinamico eccentrico-concentrico

Gestendo il punto di appoggio e la leva è possibile modulare la difficoltà dell'esercizio :

Anche la macchina dell'adductor machine può essere molto utile in tal senso.

E' bene poi progressivamente reinserire anche lavori in cui gli adduttori lavorano sinergicamente e da stabilizzatori come gli esercizi ad una gamba (affondi, bulgari etc).

Durante gli esercizi e lo stretching va bene se c'è un pò di dolore, ma in una scala da 1 a 10 non dovrebbe superare più di 4-5.

Nel caso di dolore cronico di medio bassa intensità, è probabile che a freddo il fastidio sia molto accentuato nei movimenti ed esercizi in palestra, ma che dopo un adeguato riscaldamento e le prime serie si ridimensioni molto quasi fino a sparire.

Un consiglio utile, soprattutto quando parliamo di un problema di sfalsata percezione del dolore, è effettuare una contrazione isometrica degli adduttori, ad esempio con una palla medica, per alcune serie di 30-60secondi che all'inizio risulteranno dolorose ma poi il dolore si ridurrà molto e non inficerà gli esercizi successivi.

Consiglio comunque di tenere un approccio conservativo, se non fate Squat profondo per qualche mese ma lo fate a ROM ridotto mentre lavorate sugli adduttori per risolvere il problema ne guadagnerete sul lungo periodo.

Dolore all'inguine : approfondimenti e conclusioni

Qui trovate un articolo scientifico che analizza la diagnosi di tendinosi all'adduttore in un giocatore di Hockey

Qui un approfondito articolo fisioterapico sulla tendinopatia dell'adduttore.

In conclusione possiamo dire che nel caso si tratti di tendinopatia cronica più che tendinite acuta o problema muscolare, la guarigione completa è molto lunga e richiede mesi, il riposo totale raramente è la soluzione, un giusto programma di esercizio riabilitativo per stimolare con carico meccanico la guarigione del tendine, la forza dei muscoli e la giusta sensibilità al dolore è spesso la soluzione migliore, ma non esiste ad oggi in letteratura un protocollo univo valido per tutti e il percorso di guarigione è soggettivo e può richiedere per alcuni più tempo per altri meno tempo.

Spero che questo articolo vi abbia aiutato almeno un pò ad affrontare questo fastidioso problema, e ricordo che non sostituisce un diagnosi medica o fisioterapica e consiglio sempre di rivolgervi alle figure professionali competenti di vostra fiducia.