Y.N – Harari 21 Lezioni per il XXI secolo : Recensione Libro

Ho appena finito di leggere 21 lezioni per il XXI secolo di Harari, il terzo libero dell'autore dopo i due spettacolari precedenti : Sapiens ed Homo Deus

Per i primi due terziil libro è attinge a piene mai dai concetti espressi nei primi due approfondendoli e per chi ha già letto i libri precedenti dell'autore può risultare ripetitivo perchè  ripropone concetti già trattati.

Gli ultimi 4 capitoli valgono tutto il libro, forniscono tantissimi spunti di riflessione, sul futuro, sul senso della vita, sulla società, sull'economia e la politica.

I primi due libri erano strettamente collegati tra di loro, leggere Homo Deus senza aver letto Sapiens risulta un'esperienza parziale, così come leggere Sapiens senza leggere Homo Deus risulta in un'esperienza incompleta.

Questo terzo libro è sicuramente più autonomo, per chi non ha letto i due libri precedenti sarà fantastico in quanto non ripetitivo e ricco di nuove riflessioni e spunti, per chi ha già letto i precedenti sarà un ulteriore arricchimento soprattutto nei capitoli finali.

Il libro lo potete acquistare QUI

21 lezioni harari

 

 

Riporto di seguito alcuni estratti che mi hanno veramente colpito :


"Il liberalismo ha fatto un passo radicale nel negare ogni tipo di narrativa cosmica, ma poi ha ricreato la narrativa all'interno dell'essere umano - l'universo non ha alcuna trama, così sono gli uomini a dover crearne una, e questa è la nostra vocazione ed il significato della nostra vita.

Migliaia di anni prima la nostra era liberale, l'antico Buddismo andò oltre negando non solo ogni sorta di narrativa cosmica, ma anche la narrativa interiore di creazione umana.

L'universo non ha alcun significato e i sentimenti umani non sono parte di qualche grande storia cosmica.

Sono effimere vibrazioni, che appaiono e spariscono per nessun motivo particolare.

Questa è la realtà, fattene una ragione.

Il Buddha insegnava che le tre realtà alla base dell'universo sono che tutto è in costante cambiamento, nulla ha un'essenza che dura in eterno, e niente è completamente soddisfacente.

Puoi esplorare gli angoli più lontani della galassia, del tuo corpo e della tua mente, ma non incontrerai mai qualcosa che non cambia, che ha un'essenza eterna, e che ti soddisfa completamente.

La sofferenza emerge poichè le persone falliscono ad apprezzare tutto ciò.

Credono che ci sia qualcosa di eterno da qualche parte, e che se loro solo potessero trovarlo e connettercisi, potrebbero essere completamente soddisfatti.

Questa essenza eterna in alcuni casi è chiamata Dio, in altri la Nazione, altre volte Anima, altre un Sè autentico, ed altre volte Vero Amore, e più le persone sono legate ad essa, e maggiormente saranno deluse e miserabili quando falliranno a trovarla.

Ancora peggio, maggiore è l'attaccamento, maggiore sarà l'odio che le persone svilupperanno verso qualsiasi persona, gruppo o istituzione che sembra porsi tra loro e il loro obiettivo.

Secondo il Buddha quindi la vita non ha nessun significato, e le persone non devono avere la necessità di crearne uno.

Devono solo realizzare che non c'è significato, e quindi venir liberate dalla sofferenza causata dai nostri attaccamenti e dalla nostra identificazione con fenomeni vuoti."


"Ora le masse temono l'irrilevanza, e sono smaniose di usare il loro restante potere politico prima che sia troppo tardi.

La Brexit e il successo di Trump potrebbero dimostrare una traiettoria opposta a quelle delle tradizionali rivoluzioni socialiste.

Le rivoluzioni russe, cinese, e cubana furono fatte da persone che erano vitali per l'economia ma che non avevano potere politico.

Nel 2016 Trump e Brexit sono state supportate da tante persone che avevano potere politico, ma che avevano paura di perdere la loro utilità economica. (Avere un ruolo nell'economia)

Forse nel XXI secolo le rivoluzioni populiste saranno fatte non contro l'elite economica che sfrutta le persone, ma contro un elite economica che non necessita più delle persone.

Questa potrebbe essere una battaglia a perdere.

E' molto più difficile combattere contro l'irrilevanza di quanto non sia farlo contro lo sfruttamento."


 

"Nelle ultime decadi la ricerca in campi come neuroscienza e comportamento economico hanno permesso agli scienziati di "hackerare" l'essere umano, ed in particolare a capire molto meglio come gli uomini prendono decisioni.

E' stato scoperto che le nostre scelte su qualsiasi cosa dal cibo alla scelta del partner, non sono il risultato di un misterioso liberto arbitrio, ma di miliardi di neuroni che calcolano probabilità in una frazione di secondo.

La tanto declamata "intuizione umana" è in realtà un sistema di riconoscimento di schemi.

Si è visto inoltre che il cervello umano è tutto tranne che perfetto.

Esso si basa su scorciatoie euristiche e vecchi circuiti adattati dalla vita nella Savana Africana più che nell'attuale giungla urbana."


Non sappiamo cosa le persone faranno per guadagnarsi da vivere, non sappiamo come gli eserciti o le burocrazie funzioneranno.

Alcune persone probabilmente vivranno molto più di oggi, e il corpo umano stesso potrebbe essere rivoluzionato dalla bioingegneria e l'interfaccia diretta tra cervello e computer.

Molto di ciò che i ragazzi imparano oggi nelle scuole sarà probabilmente irrilevante nel 2050.

Ad oggi, troppe scuole si concentrano sul fornire informazioni.

Nel passato ciò aveva senso, perchè le informazioni erano poche, difficili da reperire e spesso filtrate dalla censura.

Differentemente nel 21esimo secolo siamo inondati da enormi quantità di informazioni, e persino chi dovrebbe fare censura non si preoccupa di bloccarla.

Anzi, sono impegnati a diffondere informazioni false o a distrarci con cose irrilevanti.

Se vivi in uno sperduto villaggio del Messico, puoi passare la vita intera a leggere wikipedia, guardare TED Talks e studiare da corsi online gratuiti.

Nessun governo può sperare di bloccare tutta l'informazione che non gli piace.

E' anche vero però che è pericolosamente facile inondare il pubblico con notizie incoerenti e diversivi.

Persone in tutto il mondo sono ad un click di distanza dagli ultimi report sui bombardamenti ad Aleppo o lo scioglimento dei ghiacciai ma anche da tante altre informazioni dissonanti che rendono difficile capire a cosa credere.

E quando la politica o la scienza diventano troppo complesse è forte la tentazione di virare su qualche video simpatico di gattini, gossip sulle celebrità o sul porno.

In un mondo del genere, l'ultima cosa che i professori devono fare è dare ad i loro allievi ancora più informazioni.

Ne hanno già troppa.

Invece, le persone necessitano le abilità per mettere ordine e dare un senso alle informazioni, per dire la differenza tra cosa è importante e cosa no, e prima di tutto la capacità di unire tanti frammenti di informazione in un quadro più completo del mondo.

Quindi cosa dovremmo insegnare ?

Molti esperti argomentano che le scuole dovrebbero cambiare ed iniziare ad insegnare le 4 "C" fondamentali :

Pensiero Critico, Comunicazione, Collaborazione, Creatività.

In generale le scuole dovrebbero togliere importanza alle abilità tecniche ed enfatizzare le abilità generali e di scopo della vita.

La cosa più importante sarà l'abilità di adattarsi al cambiamento, imparare nuove cose, e preservare un equilibrio mentale in situazioni sconosciute.

Per restare a galla nel 2050, non ti servirà semplicemente inventare nuove cose o idee o prodotti... ma ti servirà prima di tutto reinventarti ancora ed ancora ed ancora tantissime volte."