Cos’è la vera libertà?

"Svuota la tua mente.
Sii senza forma.
Senza limiti, come l’acqua.
Se metti dell’acqua in una tazza,
l’acqua diviene tazza.
Se la metti in una bottiglia,
diventa la bottiglia.
In una teiera, diventa la teiera.
L’acqua può fluire o spezzare.
Sii come l'acqua, amico mio."

- Bruce Lee

Questo aforisma è il cuore della filosofia di Bruce Lee. Poche parole che esprimono una valanga di concetti che necessiterebbero di fiumi di parole per essere sviscerati.

Il concetto principale dietro questo breve aforisma è : libertà.

Siamo una società attanagliata da dogmi e tradizioni dietro una facciata di libertà.

Ci professiamo una società libera e moderna, ma quante persone realmente libere - mentalmente e spiritualmente - conoscete?

Quante persone che perseguono, fanno e dicono esattamente quello che pensano, quello che vogliono, senza che tutte le loro azioni siano filtrate attraverso schemi predeterminati, dogmi, tradizioni?

Questi schemi possono essere religiosi, possono essere familiari, possono essere di costume e tradizione societaria e o altra natura.

Durante la vita, la maggior parte delle persone si legano ad una serie di schemi prefissati tramite i quali agiscono e processano tutte le informazioni e gli avvenimenti della loro vita, succede in tutti i campi. Legarsi dogmaticamente ad un partito politico ad esempio, iniziando a giudicare tutto sotto il filtro del "con me o contro di me" invece di analizzare le singole informazioni e processarle liberamente.

Legarsi ad un preciso stile di vita (Nerd, Hipster, Alternativo, Punk e tutti le altre generalizzazioni senza alcun senso), una precisa dieta, sviluppare un determinato carattere - intenso come appunto uno schema predefinito attraverso quale reagire e processare a tutto ciò che accade nella vita - e così via.

"Una volta che hai un carattere, hai sviluppato un SISTEMA rigido. Il tuo comportamento è pietrificato, prevedibile, e
perdi la capacità di interagire liberamente con il mondo e con tutte le tue risorse. Sei predisposto ad interagire
con gli eventi in un solo modo, cioè nel modo dettato dal tuo carattere. Sembra quindi un paradosso quando dico che la
persona più ricca, la più produttiva, la persona creativa è quella che non ha un CARATTERE. Nella nostra società,
noi ESIGIAMO che una persona debba avere un carattere, e soprattutto un <buon> carattere, perchè così è prevedibile,
può essere controllata." - Bruce Lee

Tutti questi schemi, non sono altre che sovrastrutture che ingabbiano il libero pensiero e la libera espressione dell'individuo dando l'illusione di una possibilità di scelta che invece non c'è.

La maggior parte delle scelte che le persone credono di fare, soprattutto nelle piccole cose della vita, non è altro che lo scegliere tra due strade egualmente predeterminate da uno schema preesistente.

Le persone che arrivate ad una certa età si DEVONO sposare, DEVONO fare figli, che credono di aver scelto che sia giusto così.

Le persone che NON DEVONO avere relazioni amorose impegnative e credono di aver scelto che sia giusto così.

Le persone che DEVONO intraprendere un percorso di studi e una carriera perchè tutti le dicono che ha determinate capacità e credono di aver scelto così.

Le persone che il sabato sera DEVONO uscire, perchè il sabato sera si esce e credono di divertirsi.

Le persone che DEVONO amare la propria terra d'origine, la propria tradizione e cultura anche se non la sentono propria, e CREDONO che siano loro in difetto perchè è giusto così.

E così via dalla cosa più stupida alla più importante della vita.

L'illusione della scelta porta all'illusione della felicità, che però lascia quel costante senso di vuoto e incompletezza che finisce per essere colmato con la ricerca di lusso, ostentazione, distorsione percettiva, considerazione altrui, orgoglio.

"Maggiore è il valore che diamo alle cose, minore è quello che diamo a noi stessi. Dovremmo impegnarci ad essere autosufficienti, senza dipendere dalla valutazione esterna degli altri per la nostra felicità. Quindi, è vero che maggiore è il valore che diamo alle cose, minore sarà quello che diamo a noi stessi. Più dipendiamo dall'altrui stima, meno saremo autosufficienti.

L'autorealizzato cerca la libertà e la purezza.

Coloro che dubitano dell'energia vitale dentro di loro, o che non ne possiedono, sono spinti a compensare attraverso sostituti come il denaro. Quando un uomo ha fiducia in se stesso, quando tutto ciò che vuole al mondo è vivere il proprio destino in piena libertà e purezza, arriva a considerare il possesso di cose tanto sopravvalutate e di gran lunga troppo costose come qualcosa di meramente accessorio, piacevole forse da avere ed usare, ma mai essenziale.

Ogni uomo deve cercare da solo la realizzazione : nessun maestro può offrirgliela.

L'immagine crea dipendenza. Se ripudi te stesso per recitare un ruolo cioè un concetto di te stesso, diventerai un bersaglio, diventerai dipendente.

Recitare un ruolo rafforza la nostra negatività, ci impedisce di vedere e, soprattutto, ci fa sprecare molta energia, che potrebbe invece essere usata creativamente per il nostro sviluppo." - Bruce Lee

E' questa libertà? Scegliere tra percorsi precostituiti, farsi piacere per forza una delle scelte che ci vengono date come disponibili è libertà?

Per chi non sente proprio tutto ciò, non riesce a sentirsi adeguato a nessuno schema, c'è una sola via da percorrere : aspirare alla totale eliminazione di ogni schema prefissato in modo da potere processare liberamente tutte le informazioni e gli eventi secondo la propria sensibilità, il proprio gusto, il proprio talento, la propria ambizione.

"Liberandosi della tradizione, ci si libera anche dei pregiudizi.
Libri, insegnanti, genitori, la società intorno a noi, tutti ci dicono cosa pensare, ma non come pensare."
- Bruce Lee

Ciò non è affatto facile, perchè inizialmente necessita la messa in discussione di tutta una serie di concetti, automatismi e schemi dati per buoni, scontati, immutabili nel tempo. E ciò fa paura e crea disagio.

Questa è la fase che tante persone non riescono a sostenere e sopportare, troppa paura, troppa difficoltà ad abbandonare gli schemi e le tradizioni coercitive ma rassicuranti e sicure per un percorso incerto e vergine. La maggioranza delle persone finisce per l'aggrapparsi ancora più ferocemente alla tradizione ed agli schemi diventandone quasi estremista poichè ne trae sicurezza, l'opposto dell'incertezza che è una delle principali fonti della paura.

Ma chi riesce a comprendere e superare questa paura, riuscirà poi a vedere tutto con occhi diversi, senza preconcetti analizzando tutte le informazioni, le emozioni, gli eventi per quello che sono.

"Comprendere la tua paura rappresenta il primo passo per vedere realmente.
Vi è intelligenza quando non hai paura.
La sensibilità non è possibile se hai paura.
Non può esservi iniziativa se si ha paura, e la paura ci costringe a restare aggrappati alla tradizione, ai maestri e così via." - Bruce Lee

E torniamo all'aforisma di apertura di questo pezzo : l'acqua.

La mente libera, realmente libera, dovrebbe essere come l'acqua.

Senza forma - carattere - schema di elaborazione e filtrazione prefissato.

In grado di adattarsi alle circostanze - non avendo un processo di interazione predeterminato - potendo richiamare le qualità e le azioni necessarie ad eccellere in ogni differente condizione, riuscendo in questo modo a godere di tutti i diversi aspetti e sfumature di un evento, cogliendo tutti gli aspetti di un'informazione, eliminando tutto ciò che è finto e non è essenziale.

Una menta fluida, adattabile, elastica.

Una mente libera.

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