Questo articolo è una traduzione ed adattamento dell’articolo sui farmaci dopanti, anabolizzanti e doping di Lyle Mcdonald.
Potete leggere l’originale in inglese qui
I farmaci aiutano solo un poco?
Non ero sicuro di voler scrivere questo pezzo poichè non voglio iniziare ad essere quello che smerda sul lavoro di altre persone. Non l’ho mai trovato produttivo nonostante potessi costruire un’intera carriera nel distruggere il lavoro alturi online in questa industria. Non in questo caso. Pensavo che fosse il caso di affrontare qualcosa che è “relativamente” recente sul discorso che i farmaci “aiutano solo un pochino”.
Badate bene, questa non è un’idea nuova, si sente sempre come giustificazione da parte di chi usa farmaci per provare a ridimensionare l’enorme ruolo che i farmaci giocano sui risultati globali.
Loro (gli utilizzatori) vogliono enfatizzare tutto ciò che riguarda la loro intensa etica del lavoro (e non fraintendetemi, NON sto dicendo che gli atleti che usano farmaci non si rompono il culo allenandosi) e negare l’enorme ruolo potenziale che le performance enhaning drugs (PED’s) giocano nei risultati è semplicemente la razionalizzazione di cose senza senso per quanto mi riguarda. Gli atleti che non usano farmaci si allenano tanto duro quanto chi usa se non ancora più duramente e non ottengono gli stessi risultati. I farmaci sono la differenza.
Per essere chiari, con la parola PED’s qui, non parlo solo di steroidi anabolizzanti ma dell’intero armamentario di composti in uso nei vari sport. Gli steroidi anabolizzanti sono stati parte di questo per decadi ma a questi possiamo aggiungere cose come insulina, ormone della crescita, IGF-1, vari peptidi ed altri composti iniettabili, tiroidei, clenbuterolo, EPO (negli sport di resistenza) e probabilmente altro. Sport diversi usano combinazioni diverse di ognuno ma a livello di logica, se i farmaci “aiutassero solo un pochino” gli atleti non li userebbero in un modo così intenso e dedicato. Perchè semplicemente non allenarsi più duramente no?
I farmaci aiutano solo un poco nel Bodybuilding
Dan Duchaine disse in modo molto popolare (sbagliando) tanti tanti anni fa che con i nuovi integratori e testo antidoping i natural bodybuilder avrebbero presto sorpassato quelli dopati. E non è mai successo. E mai succederà. I natural Bbers nella media, non sono più grossi di quanto fossero in passato alla faccia delle nuove sensazionali scoperte nell’allenamento e nella nutrizione. Perchè la genetica umana non è cambiata. E perchè i benefici dei farmaci sono semplicemente insormontabili.
Adesso, il bodybuilding non è un sport da performance in senso letterale. E’ onestamente l’unico sport dove le attività svolte in allenamento hanno zero a che fare con quello che si fa sul palco. Si, i bravi bodybuilder praticano il posing ma la maggior parte è lavoro sotto i pesi, cardio e dieta (gli sport estetici sono gare di dieta più di ogni altra cosa)Ma è nel bodybuilding dove il più grosso impatto dei farmaci si vede chiaramente (e si può anche argomentare che è dove avviene il maggior uso di grosse quantità e grosse combinazioni di farmaci con la possibile eccezione del ciclismo).
Adesso, nei primi tempi dello sport (il bodybuilding), ed i farmaci sono stati praticamente in uso da almeno gli anni settanta o poco prima, i farmaci erano utilizzati in dosi relativamente basse per periodi di tempo relativamente brevi. Nonostante sia difficile buttar giu un numero preciso, Arnold Schwarzenegger gareggiava tra le 235 e le 250 libbre in forma di gara. La condizione e la deidratazione non era lontanamente paragonabile a quello che vediamo nei giorni moderni e nel caso sarebbe stato un pò più leggero in questi tempi se l’avesse avute. Lasciatemi ipotizzare in maniera conservativa circa 200libbre (circa 98kg) se fosse stato definito e deidratato come i culturisti moderni. Forse un poco più pesante, forse un poco più leggero. Non applicatevi su qualche libbra più o in meno perchè non cambia nulla.
Nella maggior parte delle gare natural la maggior parte dei ragazzi è nelle categorie tra 165-185 libbre (75-81Kg) o giù di lì. E quando fai un pò di matematica vedi che è una differenza del 16-25%. E parliamo di basse ed infrequenti dosi di farmaci (o così almeno Arnold sostiene).
Diamo uno sguardo adesso quando abbiamo ragazzi che arrivano in forma gara a 260-280 libbre (120-130 kg). Sono 40-60libbre in più di Arnold nel suo meglio che è un miglioramento del 20-25%. Ok bene, potete argomentare quanto volete che l’allenamento e la nutrizione è migliore adesso ma allora dovete spiegare perchè i natural, presumibilmente adoperando gli stessi consigli ed approcci di allenamento e nutrizione non sono migliorati così tanto. Perchè le categorie più grandi restano quelle 165-185 libbre.
E’ come tutto il blaterare sull’allenamento estramente migliorato nel powerlifting con gli elastici, le catene, lo speedwork e tutto il resto. Che è giusto con l’eccezione che solo le prestazioni delle performance geared stanno realmente migliorando mentre il RAW è relativamente stagnante in termine di top lifts. (migliorano di pochissimo in pochissimo mentre il geared continua ad avere aumenti enormi). E’ l’equipaggiamento, non la fisiologia e l’allenamento qui che fa la differenza. Al meglio puoi argomentare che l’allenamento è cambiato per meglio utilizzare l’equipaggiamento al massimo del suo potenziale.
Ma adesso confrontiamo il corrente gruppo di mostri farmacologici al natural medio che a 165-185 libbre è pienamente in condizione al suo show. Qui notiamo che l’effetto dei farmaci è circa del 30-40%. Leggi di nuovo. Come ho detto, assumendo che natural e dopati abbiano accesso agli stessi sistemi di allenamento e nutrizione migliorati, i farmaci hanno contribuito ad un miglioramento del 30-40% in termini di massa muscolare. E questo prima di considerare l’abilità di tenere una dieta per definirsi con meno perdita muscolare per chi usa farmaci. Il testosterone (endogeno) scende a livelli quasi di castrazione nei bodybuilder natural definiti da gara, mentre è mantenuto alto se si usano anabolizzanti. La tiroide ed il sistema nervoso vanno giù in chi si prepara natural insieme al metabolismo che precipita, il clenbuterolo ed i tiroidei invertono questo processo. Il GH è un potente lipolitico ed i soppressori dell’appetito aiutano a tenere a bada una fame miserabile mentre il NPY rende le persone le loro troie.
Mi dispiace ma il 30-40% non è “giusto un poco”. Stiamo parlando di un’altra specie di essere umano.
Ora, ho scritto precedentemente qui come gli anabolizzanti generano guadagni muscolari già da soli persino senza allenarsi. Nello studio principale, 600mg di testosterone enantato generò un grosso incremento di LBM(masa magra) pari a quanto un natural che si allena duramente potrebbe ottenere in un anno. Ed in sole venti settimane. In un studio, riportato da Forbes, un bodybuilder che usava circa 10,000mg in totale di anabolizzanti guadagnò 20kg di massa magra. Cioè i guadagni che un natural potrebbe non fare in tutta la carriera.
Ora un’obiezione che è stata fatta è che 600mgsettimana non continueranno a generare guadagni muscolari oltre un certo punto. Questo è uno strawman (fallacia logica) poichè non ho mai detto che lo avrebbe fatto e non credo che nessuno voglia negare che ciò sia vero. Ma come citai in quell’articolo 600mg/settimana è una minidose di questi tempi. Quando dei ragazzi si considerano natural quando prendono “solo” un grammo a settimana di testosterone e qualcuno prende un grammo AL GIORNO totale di anabolizzanti usando altri farmaci, è un’obiezione da asini. 600mg hanno avuto effetti enormi ed i ragazzi prendono molto più di questo nella pratica reale. Come un ragazzo diventa più grosso, continua ad aumentare le dosi sempre di più. Che significa aumentarne sempre l’effetto. E per quanto tu voglia controbbattere, la differenza in dimensioni muscolari mostra senza dubbio alcuno un aumento del 30-40% di massa muscolare nei professionisti utilizzatori di farmaci rispetto ai natural che non è per niente “un poco”
Puoi leggere la seconda su quanto i farmaci influenzino le prestazioni negli sport QUI
I Farmaci dopanti aiutano solo un poco negli sport da prestazione?
Il Bodybuilding non è uno sport di prestazione in senso letterale. Non è valutato in peso sollevato, tempo per correre una certa distanza, quanto lontano si lancia qualcosa, è uno sport estetico. Perciò si può argomentare sul se l’analisi fatta in precedenza (quella nella prima parte) può avere valenza su tutto. Non lo nego e l’ho fatta per dimostrare come i farmaci possono avere un’enorme influenza quantomeno in quella attività (il bodybuilding) anche se per quanto mi riguarda credo che i farmaci probabilmente hanno un impatto sulla massa muscolare e la crescita per se superiore a qualsiasi altro aspetto della performance.
Quando consideri gli sport da prestazione, introduci tutta una serie di nuovi problemi. Tecnica, meccaniche,efficenza etc. E non si possono notare gli stessi benefici dati dai farmaci sulla massa muscolare in questi aspetti. Da questo punto di vista non posso negare che i farmaci aiutino poco, tipo sul 10%, considerando queste caratteristiche negli sport da prestazione, quello che critico è che il 10% in performance moderne non sia per nulla “solo un poco”.
Posta differentemente, si può dire che si può trarre una conclusione giusta ed ugualmente sbagliare completamente il punto. E dire che il 10% è “solo un poco” è perdere completamente il punto per quanto mi riguarda. Quando prendi in considerazione i differenziali negli agonisti di livello TOP negli sport di alto livello, il 10% è un’enormità. I primi 3 di solito sono separati da percentuali piccolissime ed il 10% potrebbe essere la differenza tra tra il primo e l’ultimo posto o addirittura tra il primo e uno che non si qualifica nemmeno alle finali. Per dimostrarlo voglio analizzare i risultati reali in 3 differenti sport.
Quello che ho fatto è prendere i risultati e fare qualche divisione di base per ottenere le differenze in percentuali. Sicuramente avrò sbagliato qualche numero, ma concentratevi sui principi.
Nei campionati internazionali di sollevamento pesi nel 2015, ho guardato ad alcune categorie di peso, comparando i risultati sui totali. Nella categoria 56kg ,per esempio, solo il 5% separava il primo ed il terzo posto. Se prendi il miglior risultato e gli togli il 10%, finisci al quinto posto. Ok, non male. Ora spostati nella categoria 77kg a un mero 2,5% separata il primo dal terzo. Se togli il 10% al primo classificato, ottieni il ventesimo posto. Nella categoria 105Kg+ l’8% separa il primo dal terzo. Se al primo togli il 10% non sei neanche tra i primi 10. Non ho guardato a tutte le categorie di peso ma non mi aspetto grosse differenze tra le categorie. I primi 3 di ogni categoria hanno una differenza di pochi punti percentuali e un 10% in meno ti eliminano totalmente dalla competizione. Potrebbe essere “solo un poco” ma negli sport di alto livello quel poco significa TUTTO.
Poi ho controllato i risultati dei 100metri maschili alle olimpiadi del 2012.
Nelle finali, l’1,7% separa il primo dal terzo posto. Tralasciando uno strano risultato di Asafa Powell (che ha finito in più di 11secondi e deve aver avuto qualche infortunio) un mero 3,4% separava il primo dall’ultimo posto. Togli un 10% dal tempo più veloce e non ti qualifichi neanche dai preliminari. Cazzo, considerando che Bolt ha corso in 9.59, una riduzione del 10% significa un tempo di 10.51. Tutto un altro mondo. Cazzo considera che il record del mondo delle scuole superiori è di 10secondi precisi (e quello femminile di 10.98); un 10.5 ai 100metri è un buon tempo di scuola superiore o giù di li.
Potrei continuare a guardare sport dopo sport ma spero che questo basti a far capire che una differenza del 10% nelle prestazione grazie ai farmaci, anche se matematicamente può sembrare poco, è assolutamente ENORME nel mondo reale dello sport.
Se tutti gli atleti fossero puliti ed uno degli ultimi si dopasse, potrebbe letteralmente scavalcare ogni singolo atleta passando da ultimo a primo. Ovviamente, l’obiezione a ciò è che tutti quanti si dopano così i piazzamenti non cambiano ma non è questo il punto sull’analisi che volevo fare circa i farmaci che aiutano “solo un poco”. Se un vantaggio del 10% puoi portare dall’ultimo posto al primo per quanto mi riguarda è un vantaggio molto superiore che “solo piccolo”.
Ma aspetta c’è dell’altro.
Ma c’è un altro problema che credo sia spesso dimenticato nell’intera discussione del ruolo dei farmaci nell’allenamento. Anche se noi accettassimo che i vantaggi prestazionali non sono così grandi (quando in realtà nei risultati nel mondo reale sono ENORMI)c’è il semplice fatto che i tipi di allenamento necessari per raggiungere i massimi livelli spesso non sono sostenibili senza farmaci.
C’è un certo credo generalizzato che per raggiungere i massimi livelli siano necessari certi volumi ed intenistà di allenamento. Ed in quasi tutti i casi quel livello di allenamento non può essere sostenuto e sopravvissuto senza farmaci. E’ fantastico argomentare che di due ragazzi che si allenano in maniera identica ma di cui uno utilizza farmaci, questo ottenga solo “un piccolo aiuto” da essi, ignorando semplicisticamente che non è vero che si allenano allo stesso modo; il dopato può sopportare di più. Più volume, più intensità, più frequenza.
Molti hanno erroneamente cercato di applicare l’approccio Bulgaro all’allenamento ovviamente capendolo poi nel modo più duro. Abadjaev oltre a pensare che fosse comico che gli Stati Uniti preparassero i propri sollevatori senza farmaci, ha sentenziato che i suoi programmi d’elite non possono proprio essere seguiti senza farmaci. Li ha ridimensionati con volume ed intensità ridotte drasticamente per chi non usa farmaci.
Un altro esempio, un ciclista che diventa professionista ed a cui viene dato un programma di allenamento praticamente impossibile insieme al programma farmacologico necessario a sopravviverlo. Hanno sincronizzato i farmaci con i carichi di allenamento a cui nessuno potrebbe sopravviere senza farmaci.
Un altro, un famoso club di powerlifting prende i loro nuovi atleti, gli da dei farmaci e aumenta il loro volume e frequenza di allenamento finchè non scoppiano. A quel punto torna indietro. Vogliono trovare l’assoluto massimo livello di allenamento che può essere sostenuto con i farmaci. Togli i farmaci e quel massimo carico di lavoro non può essere neanche approssimato.
Con i suoi atleti centometristi, tra gli anabolizzanti, i massaggi etc. Charlie Francis era capace di fare 3 allenamenti di velocità a settimana; senza questi due fattori ne potevano essere sostenuti solo due. L’allenamento d’elite non può essere proprio sostenuto senza preparazione farmacologica Punto.
Così, in aggiunta ad ogni effetto diretto che i farmaci hanno, il fatto veramente concreto è che senza di essi, i ragazzi non possono proprio raggiungere i livelli d’elite apriori. L’allenamento non è sostenibile o recuperabile senza farmaci fin dall’inizio, il recupero ed i benefici sono insormontabili. Cazzo, si dice spesso che la maggior parte dei top atleti raggiunge il massimo dei progressi in tre anni... finchè non iniziano ad usare i farmaci. Questi ti permettono di scavalcare il limite genetico superiore e senza di essi, ti scontri contro un muro a livello di prestazioni che non supererai mai.
Anche se l’influenza in percentuale è “solo un poco” (nonostante il 10% nel mondo reale degli sport è un’immensità) l’effetto non lo è affatto.
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